detox food

Gli alimenti detox possono rivelarsi un valido aiuto per il nostro organismo quando abbiamo necessità di smaltire ed eliminare le tossine accumulate, anche a causa di un’alimentazione sregolata e poco sana. Disintossicarsi e sgonfiarsi naturalmente significa ristabilire l’equilibrio del corpo, rimettersi in forma e riuscire a dimagrire in modo più sano.

Dopo un periodo di eccessi alimentari o, semplicemente dopo un periodo in cui si è seguita una dieta piuttosto disordinata (orari sballati, abitudini saltate, ecc…), depurare e disintossicare l’organismo diventa una necessità per riportare tutto “all’equilibrio”.

Spesso confondiamo il verbo depurare con il verbo digiunare, autoconvincendoci che il modo migliore per rimediare agli “sgarri” alimentari sia quello di porsi in un regime di “dieta ferrea”. In realtà la soluzione è ben diversa: basta saper scegliere gli alimenti giusti!
In natura, infatti, troviamo una vasta gamma di alimenti e di erbe dall’efficace potere depurativo.

Il primo alimento depurativo per eccellenza è anche il più abbondante e più semplice da reperire: l’acqua. Bere almeno due litri di acqua al giorno è il modo migliore per aiutare l’organismo ad eliminare le tossine accumulate. Molti altri alimenti possiedono proprietà depurative e detossinanti. Prendiamone in esame alcuni.

Limone: ha un elevato contenuto di vitamina C, che, grazie al suo potere antiossidante, aiuta l’organismo a contrastare l’accumularsi dei radicali liberi. Il suo succo, bevuto fresco al mattino, a digiuno, aiuta a depurare il fegato. Trattandosi però di un alimento acido (acido citrico), un suo consumo eccessivo è controindicato in soggetti che soffrono di ulcera o gastrite.

Pompelmo: è ricco di retinolo, vitamina C e calcio. Come il limone, contrasta i radicali liberi.

Mela: la pectina, una fibra contenuta nelle mele, è in grado di aumentare la mobilità intestinale e quindi favorire la pulizia dell’apparato digerente.

Frutti di bosco: prevengono le infezioni del tratto urinario. Le antocianine, la vitamina C e gli acidi organici contenuti nei mirtilli stimolano il fegato nel processo di disintossicazione.

Ortica: non storcete il naso!! L’ortica è uno fra gli alimenti col maggior potere disintossicante. Ha anche un effetto antinfiammatorio, diuretico ed astringente. Può essere utilizzata sia in cucina che sotto forma di infuso.

Tarassaco: ricco in sali minerali e vitamine, ha proprietà depurative, diuretiche e decongestionanti. La tarassacina, una sostanza amara contenuta al suo interno, è responsabile dell’azione stimolante a livello epatico e biliare.

Carciofo: è ricco di magnesio, potassio, acido folico e di cinerina, che favorisce la diuresi. Il migliore effetto terapeutico si ottiene dall’infuso delle foglie esterne. Le sostanze benefiche del carciofo inoltre aiutano le cellule del fegato a rigenerarsi. Insieme al tarassaco, al cardo mariano e ad altre “erbe amare”, ha proprietà carminative.

Asparago: aiuta ad eliminare le tossine attraverso la diuresi indotta dall’elevata presenza di acqua e asparagina. È ricchissimo di acido folico, vitamine del gruppo B, sali minerali. Povero in calorie, contiene molta fibra. Per chi soffre di calcolosi renale è consigliabile un consumo moderato perché ricco di acido urico.

Finocchio: ricco di fibre e acqua, contiene pochissime calorie. Ha effetto diuretico e stimola la funzionalità intestinale.

Noci e frutta secca: si tratta di alimenti ricchissimi di minerali e vitamine fondamentali nonché di omega-3, rivelandosi quindi un’efficace risorsa per il fegato, soprattutto per chi, seguendo una dieta vegana o vegetariana, non consuma pesce.

Oltre al consumo degli alimenti sopra menzionati (e di tanti altri di cui parleremo più avanti), ci sono alcune “regole” che, se seguite costantemente, possono aiutarci a mantenerci “puliti dentro e belli fuori” (cit.).
Sarebbe bene cercare di seguire quotidianamente una dieta equilibrata, che comprenda alimenti ricchi di fibre, acqua, vitamine e ridurre il consumo di carni rosse, cibi ricchi di sale o di zucchero.
Preferire metodi di cottura quali cottura al forno o al vapore piuttosto che il fritto e dunque ridurre allo stretto necessario il consumo di oli e grassi aiuta ad alleggerire il carico di lavoro cui è sottoposto il fegato e permette di mantenere pressoché intatte le proprietà nutritive degli alimenti.
Anche il preferire proteine di derivazione vegetale (legumi) rispetto a quelle di derivazione animale aiuta, poiché le prime sono più facilmente digeribili rispetto alle seconde.